I Goti (dal 200 al 714) I Goti erano una tribù germanica la cui presenza lungo la frontiera tracciata dal fiume Danubio era nota ai Romani fin dal I secolo d.C. Dispersi sotto la pressione degli Unni provenienti dall'Asia centrale, i Goti cercarono scampo varcando il Danubio e spostandosi nell'Europa occidentale. All'inizio del Medioevo, dopo aver partecipato alla presa di Roma si contesero con gli altri barbari le spoglie dell'Impero Romano d'Occidente. Nonostante le scarse informazioni in proposito, è noto che Goti erano originari dell'isola di Gotland, nel Mar Baltico e che si divisero in due gruppi durante l'emigrazione verso sud, attraverso l'Europa centrale. I Visigoti, o Goti occidentali, nel II secolo si stabilirono nell'odierna Romania; gli Ostrogoti, o Goti orientali, s'insediarono invece più a est, sulla costa nordoccidentale del Mar Nero. Nel 376 d.C. gli Unni cacciarono dalla Romania i Visigoti, che con circa 60.000 fra uomini, donne e bambini, si spinsero a sud, oltre il Danubio, dove sconfissero un esercito romano inviato da Costantinopoli, per arrivare poi in Italia. Nel 409 saccheggiarono Roma sotto la guida del re Alarico e proseguirono verso nord, fino in Gallia. Ottenuta dai Romani la Gallia sudoccidentale, da qui si espansero arrivando a estendere il loro dominio su tutti i territori oggi occupati da Spagna e Portogallo. Gli Ostrogoti si sottrassero al dominio degli Unni e seguirono i loro cugini in Italia alla fine del V secolo. L'invasione fu incoraggiata dall'imperatore d'Oriente, che voleva deporre il viceré di origine barbara. Sotto Teodorico, capo del territorio corrispondente all'odierna Svizzera e ai Balcani, nel 488 i Goti entrarono in Italia, completandone la conquista nel 493. Alla morte di Teodorico (526), il regno non tardò a sfaldarsi. Con il pretesto delle contese per la successione, i Bizantini inviarono nel 536 un esercito comandato dal celebre generale Belisario, sperando così di riconquistare l'Italia e di restaurare l'Impero Romano d'Occidente. La guerra si trascinò lungamente, le campagne furono devastate, imperversavano la peste e la carestia. Nel 552 gli Ostrogoti furono sconfitti una volta per tutte e al volgere del VI secolo, quando l'Italia settentrionale fu invasa da un altro gruppo di barbari, i Longobardi, cessarono di esistere come gruppo separato. I Visigoti resistettero un po' più a lungo. Alla fine del V secolo il franco Clodoveo li aveva respinti dalla Francia oltre i Pirenei, ma con la sua morte e la frammentazione del regno i conflitti furono temporaneamente interrotti. Nel 711 a sud comparve una nuova minaccia: le armate islamiche sbarcarono dall'Africa settentrionale, distruggendo in quattro anni gli ultimi resti del regno dei Goti. I Goti sono passati alla storia come il primo popolo che è riuscito a saccheggiare Roma, determinando così il crollo definitivo del mondo antico in Europa. Nonostante ciò, la loro ammirazione per la capitale e i tentativi di preservarla permisero a una larga parte della cultura latina di sopravvivere. Ad esempio, le attuali lingue italiana, francese, spagnola, portoghese e rumena derivano dal latino, influenzato dai successivi colonizzatori, e non dal ceppo germanico, come nel caso dell'inglese.